Guerra tra costruttori: dominio o cambio della guardia ad Aragon?
Dal 2015 Borgo Panigale è la moto da battere sulla pista spagnola. Il telecronista del WorldSBK Steve English ci spiega cosa devono attendersi i piloti della Casa emiliana.
Negli ultimi cinque anni il Motorland Aragon è sempre stato terreno di conquista per Ducati e con il doppio weekend ormai alle porte ci aspettiamo pochi cambiamenti. La Panigale V4 R ha un chiaro vantaggio sulla pista lunga cinque chilometri e tutto lascia pensare che proseguirà nell'ottimo stato di forma che caratterizza il suo 2020. Per Ducati sarà impossibile replicare quanto fatto l’anno scorso ma è lecito attendersi delle vittorie in questo weekend. Dopo il dominio del 2019 firmato da Alvaro Bautista le distanze si ridurranno ma Ducati resterà davanti.
Scott Redding attualmente è secondo in classifica e conosce molto bene la pista di Aragon. Ci ha già corso nove volte e ha dei bei ricordi dato che nel 2012 è salito sul podio in Moto2™. Dopo la recente due giorni di test ora è pronto per il fine settimana che sta per arrivare. Nei test Redding ha lavorato per trovare dei miglioramenti in frenata dopo che ha capito che uno dei punti deboli della Panigale V4 R era l’entrata in curva. Anche l’anno scorso questa era una delle cose da sistemare ma lo stile di Bautista permetteva allo spagnolo di sfruttare al massimo il suo potenziale in situazione di pista libera davanti a sé. Quest’anno assisteremo a sfide ancora più infuocate.
Chaz Davies è il pilota che vanta il maggior numero di vittorie ad Aragon, ben sette. L’anno scorso ha faticato a trovare il giusto feeling con la moto ma in questo fine settimana molto probabilmente dirà la sua. Il gallese nel 2020 ha conquistato un solo podio ma sotto il caldo torrido di Jerez ha dimostrato di avere un passo competitivo. Ad Aragon le condizioni saranno simili ed è consapevole che fare dei passi avanti in Superpole sarà fondamentale come lo sarà anche sfruttare al massimo le gomme da qualifica in modo da essere competitivo in gara. Negli ultimi anni il WorldSBK è diventato sempre più combattuto e la partenza spesso è decisiva o quasi.
Per il leader della classifica Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK) questo weekend ha una grandissima importanza. Sa che quella di Aragon sarà la pista più difficile che lo vedrà impegnato nella difesa del titolo iridato. Il circuito si addice a Kawasaki ma la Casa giapponese probabilmente non detterà il passo. Rea si aspetta di portare a casa buoni risultati come ha già fatto gli anni scorsi ma con soli quattro punti di vantaggio su Scott Redding è molto difficile prevedere che sarà ancora davanti a tutti quando il paddock lascerà la Spagna. Rea ad Aragon va a podio dal 2015: è quindi fiducioso in vista di questo weekend.
Ovviamente ora tra le Ducati va considerata anche quella guidata da Michael Ruben Rinaldi. Il riminese è stato uno dei principali avversari di Toprak Razgatlioglu nelle classi minori e ha dimostrato grandi passi avanti in questa stagione. Rinaldi ha la fiducia e la costanza necessarie per essere protagonista in Superbike. Negli ultimi due Round per quattro volte è arrivato tra i primi sei e in questo weekend potrà salire con orgoglio sul podio.
La Ducati ha il motore più potente tra quelli presenti sulla griglia di partenza: questa potrebbe essere un’ottima arma sulla pista di Aragon come già avvenuto l’anno scorso. Le distanze con gli altri si ridurranno ma Borgo Panigale si troverà ancora in vantaggio. Vediamo cosa ci riserverà il weekend.